Speciale Telethon: alla frontiera della scienza

Torna all'edizione 16

Speciale Telethon: alla frontiera della scienza

Dai segreti del DNA all'esplorazione dello spazio, alla solidarietà

Giovedì 13 Dicembre 17:45 - Teatro Colosseo

Due frontiere della ricerca: la Stazione spaziale internazionale "Alpha" e i laboratori dove continua la lotta al cancro e alle malattie genetiche. Della ricerca spaziale parlerà Umberto Guidoni, l'astronauta italiano che è già stato due volte in orbita. La Stazione spaziale attualmente in costruzione è molto promettente anche per gli studi che hanno come obiettivo la salute. Non sono solo in programma numerosi esperimenti di fisiologia: si lavorerà alla sintesi di nuovi farmaci in assenza di peso e inoltre le condizioni di microgravità sembrano particolarmente adatte alla comprensione della struttura tridimensionale delle proteine, un aspetto importante della proteomica, la fase di ricerca che sta ora mettendo a frutto la decifrazione del genoma umano. Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina, tratterà appunto l'avventura scientifica che va dalla decifrazione del Dna alla futura traduzione in terapia delle conoscenze che gli scienziati vanno acquisendo nel collegare ad ogni gene o gruppo di geni le proteine che essi controllano. Una grande impresa che non sarà possibile portare a termine senza adeguati investimenti nella ricerca: ed è questo l'aspetto che affronterà Susanna Agnelli.

Susanna Agnelli

Susanna Agnelli

Già sindaco di Monte Argentario, è stata Deputato e Senatore dal 1983, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e Ministro dello stesso dicastero dal 1995 al 1996. Membro dal 1984 al 1987 della Commissione per i Diritti Umanitari Internazionali (ONU) e della Commissione per l'Ambiente e lo Sviluppo (ONU). Dal 1990 è Presidente del Comitato Telethon, la Fondazione che si occupa di finanziare la ricerca scientifica sulle distrofie muscolari e le altre malattie genetiche. È membro della Giuria del Conrad Hilton Foundation for the 1999 Humanitarium Prize e dal 1998 Advisor dell'Harvard University J.F. Kennedy School of Government Council of Women World Leaders.

Come scrittrice ha esordito con "Vestivamo alla Marinara" (1975) tradotto in inglese, francese, spagnolo, tedesco e rumeno. Ha poi pubblicato "Ricordati Gualeguaychù" (1982), "Addio, addio mio ultimo amore" (1985) e "Questo libro è tuo" (1993). Ha collaborato a varie riviste e giornali italiani e stranieri e dal 1983 è titolare di una rubrica sulla rivista"Oggi".

Renato Dulbecco

Renato Dulbecco

Si laurea in Medicina all'Università di Torino nel 1936, a soli 22 anni. Nel 1947 lascia l'Italia per gli Stati Uniti, all'Università di Bloomington, nell'Indiana, per studiare i virus batteriofagi; poi viene chiamato al California Institute of Technology a lavorare sui fagi con Max Delbruck. Nel 1955 riesce ad isolare il primo mutante del virus della poliomielite, scoperta che servirà a Sabin per la preparazione del vaccino. Nel '60 comincia ad interessarsi della ricerca oncologica, studiando virus animali che provocano fenomeni di alterazione delle cellule. Nel 1963 si trasferisce al Salk Institute di La Jolla, in California, diventandone il Presidente dal 1988 al 1993.

Nel 1975 gli viene conferito il Premio Nobel insieme con David Baltimore ed Howard Temin, che erano stati i suoi allievi per gli studi sui geni virali.

Nel 1986 propone di costruire la "mappa del genoma", ricerca che consente di decifrare il patrimonio di migliaia di geni che compongo la struttura genetica umana. Nel 1990 diventa il responsabile italiano del "Progetto Genoma". Nel 1991 gli viene affidato da Susanna Agnelli l'incarico di Presidente della Commissione Scientifica di Telethon. Attualmente ne è il Presidente Onorario.

Umberto Guidoni

Umberto Guidoni

Laureato in fisica, è stato ricercatore prima presso la Divisione Energia Solare dell'Enea e poi all'Istituto di fisica dello spazio interplanetario del Cnr. In questa veste si è occupato del progetto del cosiddetto "satellite al guinzaglio", nato da una intuizione del matematico Giuseppe Colombo, dell'Università di Padova. Selezionato nel 1990 dall'Agenzia spaziale italiana come uno dei due esperti scientifici addetti a questa missione, si è trasferito al Centro di Houston. 

È stato vice di Franco Malerba nel primo lancio del satellite e poi titolare nel secondo lancio, avvenuto nel 1996, quando compì 252 orbite sullo Shuttle percorrendo 10 milioni di chilometri nello spazio. Nella primavera del 2001 è stato il primo astronauta europeo a raggiungere la Stazione spaziale internazionale. Attualmente lavora al centro Estec dell'Agenzia spaziale europea, in Olanda.