Un secolo con le ali: i fratelli Wright

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Un secolo con le ali: i fratelli Wright

Un volo di cent’anni, l’avventura straordinaria dei pionieri dell’aria

Giovedì 11 Dicembre 17:45 - Teatro Colosseo

Con il volo di Orville Wright dalle dune di Kitty Hawk, la mattina del 17 dicembre 1903, inizia l’aviazione. L’uomo si era già sollevato dal suolo da più di cento anni con i palloni aerostatici, alcuni temerari avevano sperimentato, anche a lungo, dei veleggiatori, qualche altro aveva addirittura compiuto dei balzi con marchingegni mossi da motori, ma è la macchina dei Wright, il Flyer I, che costituisce, pur con tutti i suoi limiti, l’archetipo dei mezzi più pesanti dell’aria. I Wright furono ingegneri nel senso più completo del termine capaci di studiare, progettare, costruire, sperimentare con metodicità e tenacia e poi anche imprenditori. Furono le persone giuste nel momento giusto, quando cioè erano ormai maturi i tempi perché qualcuno inventasse l’aeroplano di successo e in inglese ciò suona molto bene per l’assonanza tra Wright e right, giusto.

Cesare Cardani

Cesare Cardani

Laureato in Medicina all’Università di Pavia

Si è laureato in Medicina all’Università di Pavia dove nel 1991 si è specializzato in Neurologia. Dal ‘90 al ‘92 ha fatto ricerca al Dipartimento di Neurologia del Karolinska Institute (Stoccolma) e al Dipartimento di Neurologia dell’Università di Chicago. Dirige l’Unità di Neuroimmunologia e l’Unità Funzionale di Neuroimmunopatologia all’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. Ha insegnato all’Università di Pavia e dal 2000 insegna all’Università Vita-Salute di Milano. Tra gli altri incarichi è segretario scientifico dell’Associazione Italiana di Neuroimmunologia e coordinatore scientifico della Scuola Europea di Neuroimmunologia (ESNI). Tra i premi conseguiti ricordiamo il 1° Premio Rita Levi-Montalcini. Studia i meccanismi patogenetici delle malattie immuno-mediate del sistema nervoso centrale e in particolare della sclerosi multipla per la quale ha sviluppato nuove terapie immunologiche e neuroprotettive.