Combinazione vitale

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Combinazione vitale

Allungamento della vita e lotta ai tumori

Giovedì 18 Novembre 17:45 - Teatro Colosseo

Pelicci e il suo gruppo hanno scoperto sorprendenti connessioni fra i geni che ci difendono dai tumori e quelli che ci fanno invecchiare dimostrando che l’attività del gene che controlla la durata della vita è collegata a quella del gene che ci protegge dal cancro. Le nostre cellule producono sostanze ossidanti (i radicali liberi), come conseguenza della respirazione cellulare, il meccanismo con cui produciamo energia. I radicali liberi danneggiano proteine e DNA, causando malfunzionamento cellulare o, se prodotte in eccesso, la morte della cellula. Con l’andare del tempo questi fenomeni causano un deterioramento dei nostri tessuti che ci fa invecchiare o causa malattie degenerative (aterosclerosi, malattie vascolari, Alzheimer etc.). Quando una cellula è sottoposta ad uno stress ossidante, il gene anticancro P53 invia un segnale a P66 (gene che ci fa invecchiare), istruendolo a produrre altre sostanze ossidanti, talvolta fino a far morire la cellula. 

P53 ha quindi due funzioni: quella di proteggerci dai tumori e quella di provocare l’invecchiamento (tramite P66). Questo ha importanti implicazioni per la lotta all’invecchiamento (l’eliminazione di P66 allunga la vita) e per la lotta ai tumori (con l’attivazione di P66 e la produzione di ossidanti per uccidere la cellula neoplastica). Ma perché abbiamo geni che aumentano il danno cellulare e ci fanno invecchiare più rapidamente? L’invecchiamento è forse il prezzo che paghiamo per difenderci dai tumori? Oppure il danno al DNA è indispensabile all’evoluzione della nostra specie?

Pier Giuseppe Pelicci

Pier Giuseppe Pelicci

Laureato in Medicina

Laureato in Medicina, sin dall’inizio della carriera si occupa di biologia molecolare. Ha lavorato presso la Clinica medica dell’Università di Perugia e condotto ricerche presso l’Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale di Creteil in Francia (1982) e nel laboratorio di biologia molecolare del New York University Medical Center (1984-1986). Dal 1994 al 2000 è stato professore associato di Oncologia medica all’Università di Parma. Dal 1995 è responsabile del Dipartimento di Oncologia Sperimentale all’Istituto Europeo di Oncologia (Milano) e dirige (dal 2000) il laboratorio di genetica molecolare delle leucemie, Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano. Attualmente insegna Patologia generale all’Università Vita-Salute S. Raffaele. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e molti riconoscimenti.