Inquinamenti senza frontiere

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Inquinamenti senza frontiere

Martedì 15 Novembre 17:45 - Teatro Colosseo


La nube di Chernobyl nasce in un angolo sperduto della pianura russa e si diffonde su tutta Europa. I fumi di anidride solforosa dell’Inghilterra cadono sulla Scandinavia sotto forma di precipitazioni acide. Lo spray usato in America smonta la molecola di ozono sull’Antartide. I veleni scaricati nel Reno in Svizzera, contaminano la Germania e l’Olanda. Che fare?  

Forse occorre un salto culturale e deve essere fatto rapidamente. L’inquinamento infatti sta cambiando l’abituale dimensione temporale dei ritmi naturali. Dovrà essere ripensato il nostro modo di produrre e consumare i beni che ci sono necessari. Bisognerà cominciare a pensare allo smaltimento o riciclaggio dei rifiuti come una fase importante del momento di produzione e non come a un problema che altri, magari più in là nel tempo, ci risolveranno. Non è semplice ma è una scommessa che vale il nostro futuro.

Augusto Biancotti

dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino