Viaggio verso la vita

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Viaggio verso la vita

Giovedì 14 Gennaio 17:45 - Teatro Colosseo

Una grande cellula fuoriesce dalla nicchia in cui è maturata e viene aspirata dall’estremità – simile ad un fantastico fiore tropicale – di un condotto membranoso: è la cellula-uovo che, pronta a essere fecondata, entra nella tuba di Falloppio e viene sospinta lentamente verso la cavità dell’utero. Dall’altro lato un esercito di decine di milioni di piccole cellule nuotatrici – gli spermatozoi, sale rapidamente lungo i fluidi che occupano le cavità dell’apparato genitale femminile. Il viaggio è lungo e difficile: attraverso zone estremamente rischiose per la  loro incolumità, passano agevolmente in altre più accoglienti, soggiornano in anfratti che danno loro riposo e nutrimento, nuotano per un tratto che, fatte le proporzioni, equivarrebbe per noi a sei chilometri. Solo alcune centinaia riescono a risalire nel condotto della tuba di Falloppio, avvicinandosi alla cellula-uovo. E solo poche decine sferrano l’attacco finale. Si tratta quindi di un momento cruciale in cui un solo spermatozoo, superate le ultime barriere, entra in contatto con la membrana della cellula-uovo, vi si aggancia e vi penetra. Vengono così poste le  premesse di quanto si compirà qualche ora dopo: la formazione di un essere umano frutto della fusione dei geni materni e paterni. Non sempre lo sviluppo procede. Ma quando ciò avviene, il nuovo essere cresce rapidamente per uscire finalmente alla luce dopo nove mesi. A commento delle immagini degli straordinari filmati realizzati da ricercatori svedesi, riflessioni sulla riproduzione umana e su fertilità, subfertilità e sterilità nella nostra specie e nel nostro tempo.

Carlo Campagnoli

Carlo Campagnoli

Servizio di Ginecologia Endocrinologica, Ospedale Ginecologico Sant’Anna, Torino

Da quasi quarant’anni si occupa di Ginecologia Endocrinologica all’Ospedale Sant’Anna di Torino. Ha insegnato Ginecologia Endocrinologia alla scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Torino a partire dal 1971. È direttore scientifico della Scuola post-universitaria di Ginecologia Endocrinologica della Fondazione Gonfalonieri-Ragonese di Milano dal 1988. Fa parte del consiglio e del comitato scientifico della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte e dell’Associazione PR.A.TO (Prevenzione Anoressia Torino).