Similaun: l’uomo di ghiaccio

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Similaun: l’uomo di ghiaccio

Giovedì 03 Marzo 17:45 - Teatro Colosseo

Una delle estati più calde del secolo ha liberato dalla sua bara di ghiaccio l’antenato impossibile. Il 19 Settembre 1991, il corpo in carne ed ossa di un uomo di 5000 anni fa veniva avvistato da turisti sul confine italo-austriaco, vicino al Rifugio Similaun, in Tirolo. Una settimana dopo, superate alcune vicissitudini, la straordinaria “mummia” finiva all’Università di Innsbruck ed era affidata alla scienza. I resti di vestiario e di oggetti personali e le datazioni con il metodo del radiocarbonio dicono che il fragile corpo risale al 3000 avanti Cristo, cioè alla fine dell’età della pietra. A parte l’Egitto, nessun corpo tanto antico era mai venuto alla luce. Questo corpo senza nome ci può raccontare la biologia, le caratteristiche genetiche, l’alimentazione, il costume di una società e di un’epoca. Ma non bisogna dimenticare che le Alpi dell’epoca dell’uomo di ghiaccio avevano già rivelato agli antropologi molto delle loro popolazioni. L’uomo del Similaun non sovverte ciò che già sapevamo ma aggiunge concretezza e respiro a un quadro già abbastanza conosciuto.

Francesco G. Fedele

Ordinario di Antropologia all’Università di Napoli