Il cervello: ieri, oggi, domani

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Il cervello: ieri, oggi, domani

Giovedì 22 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo

Fino a poco più di un secolo fa il cervello era un organo quasi inesplorato. Poi si è incominciato a capire che in esso si nasconde la storia stessa della nostra evoluzione, dal sistema nervoso degli animali più primitivi, depositario d'istinti e comportamenti automatici, alla corteccia cerebrale che svolge funzioni superiori, particolarmente sviluppata nell'Homo sapiens. Con l'invenzione del computer si è fatta strada l'analogia tra questa macchina e il cervello, ma si tratta ancora di un'approssimazione grossolana. Steven Rose, grande critico del determinismo biologico, sostiene che il substrato emotivo non solo sfugge alle regole deterministiche, ma anzi testimonia la libertà dell'individuo: il nostro patrimonio culturale ed etico non dovrebbe essere sostituito dai progressi scientifici, ma da questi arricchito e migliorato. È questa la sfida che il futuro lancia al nostro cervello.

La lezione magistrale che Steven Rose terrà a GiovedìScienza è uno dei grandi eventi progettati nella cornice di Torino Capitale Mondiale del libro: la serie "I Nove Maestri". Questo è il terzo e ultimo appuntamento con temi scientifici dopo lo psicoanalista James Hillman e il genetista Luca Cavalli-Sforza.

Steven Rose

Steven Rose

Open University, Gran Bretagna.

Nato a Londra nel 1938, è una delle massime autorità mondiali nel campo degli studi sul cervello. 

Biologo, dirige il Brain and Behaviour Group della Open University britannica e studia in particolare i meccanismi cellulari dell'apprendimento e della memoria con risultati che gli hanno procurato numerosi riconoscimenti internazionali. 

Brillante divulgatore, è autore di 300 articoli scientifici e di 15 volumi, a partire da "La chimica della Vita", sempre attenti ai contesti sociali e ideologici della ricerca. Con la moglie Hilary ha fondato negli anni '60 la British Society for Social Responsibility in Science. 

Nel suo libro più recente, "Il Cervello del Ventunesimo Secolo" (Codice, 2006), guida il lettore a interpretare criticamente le conquiste delle neuroscienze e delle neurotecnologie.