Energia nucleare: opzione futuro?

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Energia nucleare: opzione futuro?

L’atomo rivisitato senza occhiali ideologici

Giovedì 05 Marzo 17:45 - Teatro Colosseo

Entro fine secolo gli abitanti della Terra aumenteranno dagli attuali 6,7 a oltre 10 miliardi di individui e sempre più servirà energia. Di fronte a questo problema Mathis fa un ragionamento e una proposta che non mancheranno di far discutere. Le fonti rinnovabili, apparentemente promettenti, in realtà risultano le opzioni energetiche col massimo impatto sul territorio. Nessuna di queste energie (a parte forse alcune soluzioni per l'idroelettrica) soddisfa, infatti, le due "leggi" che hanno regolato lo sviluppo delle tecnologie energetiche nel corso dell'era industriale: 1) una crescente "densità di potenza" nei generatori; 2) la "legge di scala" per cui un impianto di taglia quattro volte più grande costa soltanto il doppio, e quindi il costo del kWh, per la parte riguardante l’investimento, si dimezza. Non restano quindi che due opzioni realistiche: impianti termoelettrici a zero emissioni e/o impianti nucleari. La fissione di 1 kg di 235U produce una quantità di energia pari a quella fornita dalla combustione di 3000 tonnellate di carbone, senza emettere anidride carbonica. Sarà il “nuovo nucleare” a risolvere la crisi energetica e ambientale?

Agostino Mathis

Agostino Mathis

Esperto Ricerca & Sviluppo

Laureatosi in ingegneria nucleare un venerdì sera del novembre 1958, Mathis prese servizio il lunedì seguente nel cantiere di costruzione del primo reattore italiano, Ispra-1, da 5 MW. Nella primavera del 1959 il reattore Ispra-1 entrò in funzione, segnando una tappa storica per il nostro paese. Negli anni seguenti ha svolto attività di ricerca e progetto nel campo dei sistemi di controllo e sicurezza degli impianti nucleari, collaborando ai principali progetti in corso in Italia: reattore a liquido organico Pro, reattore per la nave nucleare Enrico Fermi, reattore ad acqua pesante Cirene, reattori a neutroni veloci Tapiro e Raptus. Oggi Mathis è Consigliere Scientifico del Centro di Progettazione, Design & Tecnologie dei Materiali (Cetma), consorzio di ricerca costituito presso la Cittadella della Ricerca di Brindisi dall’Enea, dall’Università di Lecce e da numerose imprese industriali. Negli ultimi anni, con pubblicazioni su riviste e partecipazione a convegni e seminari, è tornato ad occuparsi di energia nucleare per migliorarne la conoscenza presso l’opinione pubblica.