I segreti di una scelta morale

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I segreti di una scelta morale

Quanto c’è d’irrazionale nelle decisioni razionali

Giovedì 26 Novembre 17:45 - Teatro Colosseo

Nel cervello abbiamo zone dove hanno sede le emozioni e zone alla base della razionalità. Con tecniche non invasive possiamo vedere quando ciascuna di queste aree entra in funzione di fronte a decisioni che implicano scelte nel campo dell’etica. Secondo David Hume le emozioni guidano il nostro giudizio morale mentre secondo Immanuel Kant la ragione dovrebbe essere la forza trainante. Ancora oggi è diffusa l’idea che per prendere decisioni corrette sia necessario usare la sola razionalità e abbandonare le emozioni. Diversi esperimenti eseguiti sull’uomo dimostrano che senza emozioni diventiamo individui asociali. Sia le emozioni negative sia quelle positive collaborano con la razionalità nelle nostre scelte etiche. Spesso la componente emotiva domina su quella razionale portando a comportamenti che privilegiano la giustizia, l’altruismo e la cooperazione fra individui. Questi schemi mentali conferiscono all’uomo una libertà che non è incondizionata. Si tratta infatti di schemi emersi durante l’evoluzione della nostra specie di pari passo con l’aumento della complessità della struttura cerebrale e sono determinanti per la sopravvivenza.

Piergiorgio Strata

Piergiorgio Strata

Università di Torino

È professore di Neurofisiologia all’Università di Torino e professore onorario di Neurologia alla Northwestern University di Chicago. Ha collaborato con il premio Nobel John Eccles a Canberra e a Chicago. È membro dell'Academia Europaea, presidente dell’Istituto Nazionale di Neuroscience e direttore scientifico dell’European Brain Research Institute “Rita Levi Montalcini”. Ha fatto parte dei comitati di finanziamento di Telethon, Human Frontier Science Program, CNR. Membro del Consiglio Esecutivo della European Dana Alliance for Brain, ha ricevuto il Premio Feltrinelli. Tra gli incarichi di governo, è stato delegato del ministro nel IV e V Programma Quadro all’Unione Europea ed è attualmente nel Board of Trustees dello Human Frontier Science Program. Il suo interesse scientifico principale riguarda i meccanismi cellulari e molecolari con cui gli stimoli ambientali plasmano l’architettura cerebrale. È stato fra i fondatori dell’International Network of Neuroethics.