John Von Neumann: conquiste e catastrofi del ‘900

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John Von Neumann: conquiste e catastrofi del ‘900

Un grande matematico raccontato dal vincitore del Premio Peano

Giovedì 03 Dicembre 17:45 - Teatro Colosseo

In collaborazione con il Premio Peano dell'Associazione Subalpina Mathesis

«Conoscendo Von Neumann mi sono reso conto di quale sia la differenza tra un matematico di primo livello e uno come me». Così scriveva il premio Nobel per la fisica Eugene Wigner del suo compagno di scuola a Budapest. Von Neumann non è stato soltanto una delle più brillanti menti matematiche del Novecento. Alla sua opera sono legate scoperte scientifiche e invenzioni tecnologiche che hanno mutato radicalmente il volto della nostra società e la nostra vita quotidiana, come il computer, la bomba atomica, i modelli matematici applicati in ogni campo, dalla meteorologia alle previsioni economiche all’organizzazione industriale. L’ambizione intellettuale di Von Neumann fu pari alla sua lucidità di fronte al dramma della distruzione della cultura europea che gli toccò vivere, e che rese ancora più solida la sua convinzione che la razionalità matematica dello scienziato fosse la chiave del progresso e del buon governo delle società moderne. Il ruolo di primo piano in campo politico-militare che ebbe negli anni della guerra fredda fece di lui anche un personaggio molto controverso. Per questo Von Neumann rappresenta tutti gli aspetti caratteristici della scienza del Novecento: le sue grandezze e le sue debolezze, i trionfi che hanno cambiato il volto del mondo e i problemi irrisolti.

Ana Millàn Gasca

Ana Millàn Gasca

Università di Roma La Sapienza e Roma Tre

Nata in Spagna, insegna matematica per Scienze della Formazione primaria e storia della matematica presso l’Università di Roma Tre. Si è occupata della storia della matematica applicata, scrivendo saggi sulla nascita della biomatematica e sullo sviluppo delle tecnologie matematiche dell’organizzazione. Fin dai primi lavori, dedicati allo sviluppo della cultura scientifica in Spagna fra Otto e Novecento, si è occupata del ruolo della matematica nel pensiero tecnologico, e ha anche insegnato per diversi anni storia dell’ingegneria all’Università di Roma Tor Vergata (su questo tema ha scritto Fabbriche, sistemi, organizzazioni. Storia dell’ingegneria industriale pubblicato da Springer-Italia). È stata redattrice dell’Enciclopedia Italiana per dieci anni e collabora con riviste di divulgazione scientifica in Spagna e in Italia. Fra i libri di divulgazione All’inizio fu lo scriba, Piccola storia della matematica come strumento di conoscenza (Mimesis) e Euclides. La fuerza del razonamiento matemático (Nivola).

Giorgio Israel

Giorgio Israel

Università di Roma La Sapienza e Roma Tre

Insegna storia della matematica all’Università di Roma “La Sapienza”. Ha esplorato il ruolo nella scienza nella storia della cultura europea attraverso numerosi saggi. La mano invisibile (con Bruna Ingrao, per MIT Press), La visione matematica della realtà (Laterza) e The biology of numbers (con Ana Millán Gasca, per i tipi di Birkhäuser) sono dedicati allo sviluppo dell’idea di razionalità matematica. Altri suoi lavori trattano la cultura scientifica italiana fra Otto e Novecento e le figure di Vito Volterra e Federigo Enriques. Si è occupato anche del ruolo del pensiero ebraico nella nascita della scienza moderna, e del ruolo degli scienziati e della cultura scientifica nel fascismo. Molti lavori recenti riguardano la scienza attuale, e in particolare il ruolo dello scientismo, la deriva tecnoscientifica, la persistenza delle concezioni meccaniciste e la fragilità di concetti alternativi come quello di complessità (su questi temi La macchina vivente con Bollati Boringhieri, e Chi sono i nemici della scienza? con Lindau). Membro della Académie Internationale d’Histoire des Sciences, è stato professore presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.