I nuovi flagelli viaggiano low cost

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I nuovi flagelli viaggiano low cost

Come affrontare le malattie infettive nell’era globale

Giovedì 24 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo

In collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino

Partita da Costantinopoli, quell’epidemia – che raggiunse l’Italia nel 1347-48 dimezzandone la popolazione – si propagò alla velocità di 300/600 km l'anno. All'epoca merci, persone e notizie viaggiavano al massimo a 15 chilometri al giorno. Trasporti veloci e a basso costo ci portano lontano e altrettanto in fretta possono portare una malattia da una zona focolaio a una regione non ancora infettata. Le epidemie quindi diventano rapidamente globali, come si è visto con l’influenza Suina (H1N1), al di là delle differenti valutazioni sulla sua pericolosità. Per fortuna, oltre ai progressi della medicina, sono disponibili nuovi potenti strumenti di analisi delle interazioni umane e dei flussi di mobilità. Oggi un’enorme quantità di dati sociali, demografici e comportamentali ci permette di comprendere il diffondersi delle malattie infettive: nella difesa dalle pandemie è un fatto importante quanto i vaccini.

Vittoria Colizza

Vittoria Colizza

ISI - Institute for Scientific Interchange

E' una delle più promettenti giovani ricercatrici italiane. Laureata in fisica all’Università di Roma La Sapienza nel 2001, ha conseguito il dottorato di ricerca alla Sissa di Trieste. Dopo due anni di ricerca presso l’Università dell’Indiana (Stati Uniti), attualmente lavora all’ISI, Institute for Scientific Interchange, di Torino, dove integra l’epidemiologia computazionale con i metodi per lo studio dei sistemi complessi e l’approccio della fisica statistica al fine di modellizzare il diffondersi delle malattie infettive. Di recente ha ricevuto il premio per le Scienze della Vita dell’European Research Council Ideas Program.