Così parlano i muscoli
Piccole correnti elettriche svelano il segreto di ogni nostro movimento, dalla vita quotidiana alle gare sportive
Lunedì 15 Giugno 00:00 - Teatro Colosseo
Ci permettono di camminare, muoverci, lavorare. Stiamo parlando dei muscoli. Ma come funzionano? E come funziona il controllo da parte del cervello delle loro contrazioni?
Alzare un braccio, piegare un dito, o anche semplicemente stare fermi in piedi, sembrano cose da nulla. Non è così.. Stare in piedi significa fare inconsapevolmente continui piccoli aggiustamenti dell’equilibrio reagendo ai dati che migliaia di sensori nei muscoli, nei tendini e nell’apparato vestibolare forniscono al cervello circa il nostro orientamento nello spazio (alto, basso o accelerazioni in qualche direzione). È un’attività che consuma parecchia energia, e infatti stare in piedi stanca. In generale, che si corra o si stia fermi, qualsiasi attività richiede movimenti più o meno vistosi, e possiamo compierli perché minuscole correnti elettriche sono prodotte da nervi e muscoli. Spesso di tratta di movimenti estremamente raffinati che richiedono un altissimo livello di precisione: pensate quali contrazioni complesse dobbiamo imprimere alla lingua per articolare una parola, o alle agili mani di un pianista.
I ricercatori del LISiN – Laboratorio di ingegneria del sistema neuromuscolare del Politecnico di Torino – hanno messo a punto tecniche raffinate per comprendere gli aspetti elettro-meccanici del movimento e misurare in modo non invasivo le correnti elettriche associate alla contrazione dei muscoli. Le applicazioni sono le più diverse: dal miglioramento delle prestazioni sportive alla riduzione dello stress dei lavoratori. A GiovedìScienza vedremo come con le correnti muscolari sia persino possibile pilotare delle automobiline elettriche.