A tavola in 9 miliardi

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A tavola in 9 miliardi

La sfida del cibo alla salute guardando all’Expo 2015

Giovedì 28 Novembre 17:45 - Teatro Colosseo

Sul pianeta Terra siamo 7,2 miliardi e nel 2050 saremo 9 miliardi. Già oggi una persona su tre non ha cibo sufficiente e peggio vanno le cose se guardiamo alla correttezza nutrizionale. Un miliardo di persone sovrappeso fronteggia un miliardo di persone sottonutrite. Sono temi che affronterà l’Expo mondiale che si terrà a Milano nel 2015, con un forte coinvolgimento di Torino. Cibo e salute sono strettamente connessi. Il 70% delle malattie umane emergenti degli ultimi decenni è legata a fattori di interesse alimentare. Le malattie infettive emergenti sono concentrate nelle aree più industrializzate e aumentano continuamente per gli spostamenti sempre più rapidi delle persone, delle cose - pensiamo ai mangimi - e degli animali: la mobilità degli animali è cinque volte quella degli esseri umani, che pure è imponente.
SARS, influenza aviaria e suina, non conoscono frontiere: la comparsa di una nuova malattia in un punto lontano del globo diventa quasi immediatamente una minaccia per tutti. Le malattie infettive legate agli animali crescono anche per i cambiamenti climatici: si pensi alle encefaliti virali “tropicali”. Essenziale è garantire la sicurezza del prodotto alimentare finito: i dati epidemiologici internazionali dicono che le malattie trasmesse dagli alimenti crescono dell’8% l’anno. I motivi sono tanti, dalla globalizzazione al cambiamento degli stili di vita. Il risultato è che ogni anno nei paesi industrializzati una persona su quattro si ammala per cause associate al consumo di alimenti.
Il rischio zero non esiste, ma si fa molto per minimizzarlo: in Italia i controlli sul cibo sono più numerosi che nell’Europa intera. Vedremo insieme come avvengono, secondo piani concordati tra tutti i paesi dell’Unione Europea.



Maria Caramelli

Maria Caramelli

Direttore Sanitario f.f. Direttore Generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

È Direttore Sanitario e Direttore Generale facente funzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, dove ha aperto e dirige il Centro di Referenza Nazionale per la BSE (la cosiddetta “malattia di mucca pazza”). Medico veterinario, specializzata in Ispezione degli Alimenti di origine animale, è dottore di Ricerca in Patologia veterinaria e fa parte dello European College of Veterinary Public Health, con specializzazione in Food Safety. È inoltre membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Recentemente ha pubblicato “Per non scoprirlo a tavola” (Instar Libri)