GiovedìScienza History

La storia di GiovedìScienza

La storia di GiovedìScienza

Da 38 anni la scienza in diretta settimana per settimana


GiovedìScienza – all'inizio MartedìScienza – nasce nel 1987 con l'appoggio dell'Assessorato alla Cultura della Città di Torino, per iniziativa di Piero Bianucci ("La Stampa") e Pino Zappalà (Radiostuff/Extramuseum).

A Torino la divulgazione scientifica era già una realtà consolidata. Tullio Regge, fisico teorico di fama internazionale, collaborava alla Terza Pagina della "Gazzetta del Popolo: un fenomeno nuovo, perché quello spazio era sempre stato riservato alla letteratura e all'arte. Nel 1979, quando ricevette il Premio Einstein, Regge lasciò l'Institute for Advanced Study di Princeton (Usa) e rientrò in Italia. Presto divenne protagonista di affollate conferenze scientifiche all'Unione Culturale, al Palasport e nel Parco della Pellerina (organizzate, queste, da Radiostuff/Extramuseum).

Nel 1981 il direttore de "La Stampa" Giorgio Fattori decise di inserire nel giornale il supplemento scientifico "Tuttoscienze", che Piero Bianucci curò fin dal primo numero con i contributi e i consigli di Tullio Regge. Considerato il successo di "Tuttoscienze", l'allora assessore alla Cultura Marziano Marzano suggerì un ciclo di conferenze spettacolarizzate che attingesse al serbatoio di collaboratori di quel settimanale. Così, poiché "Tuttoscienze" usciva il mercoledì, iniziò l'appuntamento di "MartedìScienza" al Teatro Colosseo (1400 posti), una specie di anteprima e integrazione del supplemento. Il Comune di Torino sarà l'unico promotore/sponsor fino alla 9a edizione.

La prima edizione – primavera del 1987 – registra un grande successo spingendo gli organizzatori a proporre, nel corso dello stesso anno, una seconda edizione che si svolgerà a cavallo di due annualità, novembre 1987/marzo1988, periodo poi rimasto invariato negli anni.

Tullio Regge è Presidente del Comitato Scientifico fin dalla prima edizione e rimane in carica fino alla sua scomparsa nell'ottobre 2014, alla vigilia della 29ª edizione. A lui si devono molte conferenze e contatti con illustri scienziati italiani e stranieri. Lo stesso ruolo di prezioso suggeritore ha svolto per anni Aldo Fasolo. La sua scomparsa (novembre 2014) ha lasciato un grande vuoto nel Comitato Scientifico.

Nel corso della 5ª edizione (1991/92), per motivi organizzativi, le conferenze si spostano al giovedì, diventando il "GiovedìScienza" che conosciamo oggi.

Nel 1996 nasce l'Associazione CentroScienza Onlus, che dalla 12ª edizione affianca Extramuseum nella realizzazione di GiovedìScienza. L'Associazione ha tra i soci fondatori e onorari Piero Angela, Dànilo Mainardi e Tullio Regge. Pino Zappalà ne è stato il promotore, Piero Bianucci il primo presidente.

Nella stagione 2002/03 GiovedìScienza (17ª edizione) apre alle scuole con incontri dedicati al mattino: esordio con Franco Malerba, primo astronauta italiano, che racconta agli studenti la sua avventura nello spazio.

Dalla 23ª edizione, 2008/2009, GiovedìScienza va in diretta streaming dal sito www.giovediscienza.it

A fine 2010 nasce il canale Youtube di GiovedìScienza dove sono a disposizione on demand parte delle conferenze delle passate edizioni, dalla 25ª anche in lingua inglese. Il canale oggi ha 18.900 iscritti e quasi 3.000.000 visualizzazioni.

Alla 26ª edizione di GiovedìScienza si affianca il Premio GiovedìScienza. Istituito nel 2011 e nato da una idea di Elena Benaduce, psicoterapeuta, il Premio si propone di incoraggiare l'impegno e dei giovani ricercatori nella comunicazione della scienza. Dalla 31a edizione il Premio diventa nazionale e, nel corso delle varie edizioni, si arricchisce di tre ulteriori riconoscimenti:

  • - dal 2016 il Premio GiovedìScienza Futuro, nato con l'obiettivo di stimolare il dialogo tra mondo scientifico, tessuto economico ed ecosistema dell'innovazione;
  • - dal 2017 il Premio Elena Benaduce, dedicato a lavori di ricerca che si distinguano per ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita;
  • - dal 2018 il Premio Industria 4.0 rivolto ai candidati che svilupperanno la loro proposta progettuale in tale ambito.

Tutti i Premi sono in denaro. Il vincitore del Premio GiovedìScienza ha l'opportunità di raccontare il proprio lavoro di ricerca al pubblico con una conferenza dedicata.

Nel corso della 30ª edizione (2015/16) al Teatro Colosseo, sede storica dell'iniziativa, si affiancano due nuove sedi: l'aula magna Cavallerizza Reale dell'Università di Torino e l'aula magna "Giovanni Agnelli" del Politecnico di Torino.

Dopo un esperimento nel corso della 33ª, dalla 34ª edizione tutte le conferenze di GiovedìScienza al Teatro Colosseo, sono tradotte LIS (Lingua dei Segni Italiana).

Al successo di GiovedìScienza hanno contribuito, negli anni, molte persone. Fin dall'inizio determinante è stato il lavoro organizzativo di Laura Celeghin, poi direttrice di CentroScienza. Michele Martino, successivamente affiancato da Massimo Cellerino, ha curato la regia di tutte le edizioni. Prezioso è stato il contributo di idee del Comitato Scientifico, che fin dall'inizio si è avvalso di Pier Carlo Marchisio. Mario Rasetti, Dànilo Mainardi, Attilio Ferrari, e poi di Angelo Raffaele Meo (che ha svolto anche il ruolo di presidente), Piergiorgio Odifreddi e Alberto Conte, per limitarci a pochi nomi "storici".

L'ultima sfida è datata 2020. Come risposta alla pandemia del Covid, "GiovedìScienza" sperimenta una nuova formula: streaming online a due conduttori in continuo dialogo con il pubblico mentre una regia ne elabora le reazioni in tempo reale e i dati raccolti diventano a loro volta tema di discussione.

L'interattività fu all'origine di GiovedìScienza e di Experimenta (nati non a caso nello stesso anno dalle stesse persone). L'interattività sarà anche il suo futuro.


I numeri di GiovedìScienza



Conferenze

513
conferenze
766
ore di scienza spettacolo
505
conferenzieri
622.500
spettatori complessivi
2.664.302
visualizzazioni su YouTube
18.900
iscritti al canale video



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