18/02/2019 alle ore 17:45

La fisica tra Italia e Cina

Acceleratori di particelle, missioni spaziali e ricadute sociali




Aula Magna Cavallerizza Reale Università di Torino





 SPECIALE GIOVEDÌSCIENZA AL LUNEDÌ 

Negli ultimi anni la Cina ha mostrato un sempre più chiaro interesse, accompagnato da investimenti crescenti, verso la ricerca fondamentale. L’abbiamo visto in astronomia, con la costruzione del più grande radiotelescopio del mondo (500 metri di diametro) e lo vediamo nella fisica delle particelle elementari, sia con esperimenti agli acceleratori sia con rivelatori a bordo di missioni spaziali. L’Italia, con l’INFN, è da sempre un riferimento per le collaborazioni scientifiche internazionali sul territorio cinese, collaborazioni che coinvolgono i più importanti laboratori di fisica del mondo. Tutta la scienza è globale, ma la fisica in modo ancora più profondo perché assorbe grandi risorse, con ricadute su tecnologie del futuro, economia e società.


In collaborazione con INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

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Fernando Ferroni

Dal 2011 è presidente dell’INFN. Ha lavorato al CERN di Ginevra e all’esperimento BaBar negli USA. Svolge attività di ricerca ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso con l’esperimento CUORE per lo studio dei neutrini e, nello stesso ambito, è a capo di un progetto finanziato dall’European Research Council.



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Yifang Wang

Direttore dell’Institute of High Energy Physics della Chinese Academy of Sciences, ha conseguito il dottorato in fisica a Firenze per poi lavorare al MIT e alla Stanford University, negli USA. Autore di oltre 250 pubblicazioni, ha proposto l’idea di un grande acceleratore di particelle in Cina: Circular Electron-Positron Collider (CEPC).

In collaborazione con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN